Mountain & Splitboard

Dov'è il vento quando non soffia?


Lascia un commento

Quota 2799 (Grigioni) – 08/03/2015

L’idea iniziale era di salire il Tallihorn, ma essendo un ambiente nuovo per me ho sbagliato la via di salita… rendendomene conto troppo tardi.

Partenza su neve gelata con non poche difficoltà, poi via via sempre meglio grazie al graduale disgelo. Giornata splendida, pochi addensamenti nuvolosi e di breve durata.

Ultimo tratto con tavola in spalla a causa del ghiaccio duro su traverso insidioso. Sosta di un’ora abbondante in vetta grazie alla temperatura piacevole e al vento debole, mai fastidioso.

Discesa divertente su ottimo firn, il primo della stagione.

Sotto i 1900 metri la coperta bianca inizia a sparire, lasciando spazio a prati e i primi fiori.

Q2799 q2799-12015-03-08 13.54.24 2015-03-08 14.11.37


Lascia un commento

Fitwell Backcountry

Da più di un anno corteggiavo questo scarpone. Finalmente ne sono possessore e sono riuscito ad effettuare un buon test.

Prima impressione: appena toccato con mano, in negozio, lo scarpone mi è apparso grandioso. Decisamente rigido, ben rifinito, una suola importante che ricorda i miei scarponi da alpinismo (a causa della suola lo scarpone aumenta automaticamente di peso). I punti cruciali, che subiranno perenni maltrattamenti, sono ben protetti e rinforzati. Possibilità di utilizzare ramponi semiautomatici.

2015-01-25 12.33.36

Calzata: mi trovo a -13°C, infilo gli scarponi. Il piede viene perfettamente avvolto nel suo nido. Stringo i lacci a più non posso (forse ho esagerato, rimedio un taglio ad un dito che si aggiungono ai tre tagli procurati in negozio al momento dell’acquisto). Poco male, la prossima volta presterò più attenzione.

La fascia anteriore aiuta a bloccare ulteriormente il piede.

Il confort iniziale è ottimo. Nulla da dire. I miei piedi resteranno belli caldi per tutta la giornata.

Salita: inizio a salire su uno straterello di neve fresca e quando la pendenza aumenta utilizzo l’alzatacco. Rispetto ai classici boots non noto dei vantaggi significativi.

2015-02-07 08.36.54

700 metri più in alto la neve cambia, mi trovo su un traverso ghiacciato. In questa situazione la rigidità dello scarpone si fa sentire… in positivo! Lo scarpone aiuta a mantenere la presa di spigolo. Di certo non può fare miracoli, soprattutto con la mia tavola ultrasbananata, ma ho riscontrato sicuramente dei vantaggi sensibili.

Inizio a sentire lievi dolori su entrambe le tibie. Non ci faccio troppo caso e proseguo. A fine giornata troverò lividi su entrambe le gambe. I miei precedenti boots erano più bassi. Mi abituerò.

Aumenta la pendenza, devo togliere la split e caricarla in spalla. Qui lo scarpone da il meglio di se. La neve è dura, a tratti ghiacciata. Nella maggior parte dei casi basta un colpo secco, ben assestato, e proseguo senza problemi. Nulla da invidiare agli scarponi da scialpinismo. Inizio a notare seriamente la differenza con un boot tradizionale.

Arrivo sotto la vetta, proseguo a piedi lungo la breve cresta. Neve alternata a ghiaccio e roccia. Nessun problema, lo scarpone mi da una sicurezza mai provata prima. Non vedo la necessità di montare i ramponi… li testerò un’altra volta.

Negli ultimi metri noto fastidiosi formicolii ad entrambi i piedi e dolori sotto la pianta. Mi accorgo di aver stretto troppo i lacci. Allento la morsa e riacquisto sensibilità. Allaccio gli scarponi senza stringere troppo i lacci. Da qui in avanti svanisce ogni fastidio.

wpid-2015-02-07-13.37.19.jpg.jpeg

Discesa: dato che lo scarpone è leggermente più lungo del mio precedente boot ho dovuto modificare l’assetto delle piastre per centrarlo correttamente sulla tavola. Nella fase iniziale della discesa noto qualche difficoltà, ma ciò non è attribuibile allo scarpone.

Il cambio lamina è rapido, la rigidità dello scarpone aiuta anche in questo caso senza compromettere il comfort. Di sicuro devo prenderci ancora la mano, ma posso dire quasi con certezza che in discesa le differenze tra questo scarpone e i boots tradizionali non sono così apprezzabili. In questa giornata ho evitato il ripido; vedremo nelle prossime uscite.

Conclusioni finali: finalmente posso dire di aver trovato lo scarpone da snowalp che fa per me. Comodo, caldo, di grande aiuto in salita, unico e insostituibile sul ripido con tavola in spalla, sicuro lungo le creste e i passaggi più impegnativi, solido e pronto a subire i continui maltrattamenti che le uscite in montagna comportano. Difficilmente tornerò indietro.